mercoledì 18 luglio 2018

7 VITTIME IN 20 GIORNI, LATINA UCCIDE?

SUICIDI, PERSONE INVESTITE, INCIDENTI STRADALI CHE PROBLEMI HA QUESTA CITTA'

                            E CHE LEGAME HANNO QUESTI EVENTI TRA LORO?


Un’altra giovane vita spezzata e un altro giovane ferito gravemente in un incidente d’auto alle porte della città, a Borgo Sabotino. Un'altra vittima che va ad aggiungersi ad un lungo elenco, che cresce giorno dopo giorno. Proprio lunedì scorso, 9 luglio 2018, si sono celebrati i funerali del Carabiniere 42enne deceduto dopo l’ennesimo incidente, in scooter su Via Piave. E poco prima l’anziana signora morta in Ospedale, dopo essere stata investita sulle STRISCE RIALZATE, proprio davanti il Centro Commerciale Panorama. E il motociclista 42enne deceduto sulla Pontina. E la giovane di 20 anni finita nel Canale all’altezza di Tor Tre Ponti, il 23 giugno. A cui si aggiungono i tanti feriti e le persone rimaste miracolosamente illese, ieri, martedi 17, dopo essere finite anche loro in un Canale. Risale a questi giorni anche il ritrovamento di un cadavere, forse di un tossicodipendente, nella Ex Svar. Mentre è del 1 Luglio, il SUICIDIO di un Finanziere, che lascia  moglie e figli, alla Stazione di Latina Scalo. Altri due episodi simili si sono verificati agli inizi di Giugno, uno di nuovo alla Stazione, l’altro sulle sponde del Lago Fogliano. Suicidi, investimenti mortali, incidenti incendi, che sta succedendo? E che relazione c’è tra questi eventi funesti, che colpiscono troppo, troppo, spesso questa città? 

mercoledì 13 giugno 2018

SALVINI E L'IMMIGRAZIONE, COSA E' LECITO E COSA NO



OLTRE LE BARRICATE E GLI SLOGAN DEL MURO CONTRO MURO, NON SONO POSSIBILI MEDIAZIONI?



Era meglio quando eravamo tutti una nazione di allenatori di calcio, che si scannavano al Bar. Ora siamo diventati un astioso popolo di costituzionalisti, esperti di politica internazionale, diritto navale, politici di primo pelo e quant’altro, pronti a distruggersi sugli algidi social. A schierarci su due fronti contrapposti, che non fanno prigionieri, scaricano odio e astio e non ammettono compromessi. Come successo in questi giorni con il  caso della Nave Aquarius. Da una parte i più acculturati farisei, secondo i quali bisogna accogliere tutti e che bollano come fascisti e razzisti tutti quelli che non condividono il loro pensiero; dall’altra generalmente i meno acculturati, pronti a inventarsi delle grosse balle, banalità di ogni tipo, pur di sostenere le proprie tesi. In tutto questo, io, e altri come me, secondo loro dovremmo prendere parte a questo scontro senza senso. Scegliere un nemico e parteggiare, a prescindere, a suon di luoghi comuni, slogan. E offese. 

FERMARE LA POLITICA DEI BARCONI – Per quanto mi riguarda preferisco distinguere tra ciò che è lecito, condivisibile e ciò che non è accettabile. Ragionare sulla realtà dei fatti, sui numeri reali e non sulle balle spaziali che circolano sul web. Senza pregiudizi e granitiche e divisive posizioni "precotte".

Fatte queste premesse non ci trovo niente di scandaloso 
quando il ministro Salvini afferma di volere fermare la politica dei barconi. La ritengo una questione su cui aprire un tavolo, una discussione e quant’altro. La politica dei barconi porta strumentalizzazioni, mette a rischio la vita degli immigrati, non permette di distinguere gli immigrati “economici” dai veri profughi e quant’altro.