martedì 21 maggio 2013

Affitti troppo alti, stipendi bassi


Ad Aprile l’inflazione, l’aumento dei prezzi dei beni e dei servizi, è scesa al 1,1% rispetto all’1,6 di Marzo. Un segnale per molti che l’Italia va verso la deflazione, la discesa dei prezzi. Fenomeno che preoccupa gli economisti. Ma è davvero cosi grave?

Secondo un recente studio della Cgil il rapporto tra la retribuzione lorda di un lavoratore dipendente e il compenso medio di un top manager è attualmente di 1 a 163, mentre nel 1970 era di 1 a 20. Per un totale annuo di 26 mila euro lordi per il dipendente e di 4 milioni e 326 euro per il manager. Uno squilibrio enorme. 




I prezzi medi delle camere in affitto per gli studenti
1300 EURO AL MESE - Lo stipendio medio netto per un italiano è (dati 2010) di 1300 euro, che scendono a 900 per i neo-assunti. E in questi anni il potere di acquisto degli italiani, è tutt’altro che aumentato. Nel 2012 quello delle famiglie è sceso del 4.8%.

AFFITTI TROPPO CARI - Al cospetto di queste retribuzioni, abbiamo dei prezzi dei beni mediamente alti. A partire da quello degli affitti delle case. Il calo di questi ultimi mesi registrato in diverse città, ha solo allievato il divario tra lo stipendio e il costo della casa. Un appartamento di 75 metri quadrati, ad Arco di Travertino a Roma, costa ad esempio  850 euro. Per metrature superiori e zone più centrali si superano tranquillamente i 1000 euro.

UN DIVARIO DA COLMARE - Stipendi a 1300 euro, case a 1000 euro, quando va bene. E allora le strade sono due: o si adeguano gli stipendi ai costi dei beni, come le case. Riducendo ad esempio i costi dei manager di 1/4 e soprattutto delle loro liquidazioni milionarie e redistribuendo quei milioni di euro tra i dipendenti. 

INCENTIVI PER CHI AFFITTA - O si punta alla discesa dei prezzi, a partire dai prezzi delle case, favorendo, per esempio,  con incentivi e detrazioni chi le affitta, rispetto a chi le lascia disabitate. 

La deflazione in questo caso non sarebbe una iattura. Anzi. Riporterebbe in un quadro di normalità il rapporto tra quanto si guadagna e quanto si paga il proprio diritto di abitazione. 



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