Secondo un articolo uscito
sull’Espresso di questa settimana, dal 2009 sono 189 le aziende italiane che,
dopo essersi trasferite all’Estero, hanno riportato in Patria la loro produzione
e i posti di lavoro ad essa collegati. Nella speciale classifica riferita al
2012, l’Italia è il primo paese europeo per numero di ritorni, ben 72, dietro solo agli
Stati Uniti a livello mondiale. Un dato che, tra tanti indici negativi, apre uno spiraglio di speranza per il nostro paese e per l'occupazione.
giovedì 24 ottobre 2013
venerdì 4 ottobre 2013
LAMPEDUSA NON E' COLPA NOSTRA
Mi dispiace, non ci sto. Non mi piace questo clima di autoflagellazione nato intorno alla tremenda tragedia degli immigrati. Come se la colpa di questo lutto fosse dello Stato Italiano. Quello che mi preoccupava da mesi, invece, esattamente dopo la visita del Papa a Lampedusa, era quel clima di eccessiva accoglienza che si era creato verso questi barconi di immigrati. Far passare l’idea che l’Italia è pronta ad accogliere tutti è un errore. Non fa altro che incentivare la partenza di barconi poco stabili e carichi fino all’inverosimile dal Nord Africa, incoraggiando e alimentando l’attività della manovalanza locale, che per ogni posto a bordo si fa pagare profumatamente. Bisogna trovare una soluzione diversa. Politica, che coinvolga l’Europa e tutti i paesi africani e medio-orientali del bacino mediterraneo.
L’Italia in questi mesi è stata più che accogliente,
mostrando una sensibilità ignorata da altri Stati. Accollandosi tutto il peso
di questa situazione. Malta non li fa neanche avvicinare alle coste.
E la disponibilità della nostra Guardia Costiera ha
alimentato le speranze degli immigrati. Che per farsi notare hanno acceso una
coperta a bordo, azione che ha innescato l’incendio (secondo quanto letto sul
sito di Repubblica) e la tragedia.
E, mi rendo conto che è un paradosso. Ma se gli immigrati si
fossero preoccupati di sbarcare da veri “clandestini”, in qualche piccola baia
dell’isola di Lampedusa, questo incendio che ha provocato la tragedia non si
sarebbe verificato.
martedì 1 ottobre 2013
PROFETA DI SVENTURA
Dal Pd all'Iva - Quando la capacità di Analisi viene scambiata per altro
Nel settembre dello scorso anno,
quando il consenso del Pd era costante intorno al 28%, il Pdl era in piena crisi, con i sondaggi
che lo davano sotto il 20% e il Movimento di Beppe Grillo era ancora lontano dall’exploit
elettorale, in molti davano per certa la vittoria
del centro – sinistra alle prossime elezioni. Non io. Cosi, dialogando con
un’amica che dava per certa l’affermazione dei democratici, le dissi con una
sicumera, che lei avrà sicuramente scambiato per presunzione da Bar: “Se
continuano cosi, non ce la faranno neanche questa volta!”. Non mi sbagliavo.
Nonostante durante le primarie il partito di Bersani sia schizzato al 36% da
solo, senza Sel e altri partiti minori che lo avrebbero catapultato intorno al 42%,
sono riusciti nella difficile impresa di non vincere anche questa volta. E non
so in quanti avrebbero intravisto questa impasse, in quel momento di
consenso generalizzato.
Di li in poi ho previsto e analizzato nell’ordine: l’insuccesso della Lista Monti, il successo di Grillo.
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