martedì 18 dicembre 2012

SCUOLA, IL TABLET PUO’ ATTENDERE


Le scuole italiane perdono pezzi e il pensiero corre veloce al contrasto con i proclami fatti negli scorsi mesi sulla digitalizzazione delle scuole 

Le Scuole Italiane cadono a pezzi. Solo nella scorsa settimana si è rischiata la tragedia in due diverse strutture. A rischiarne di farne le spese i più piccoli. Nella scuola elementare Marco Polo a Cardito a Napoli, due maestre e due bambini sono rimasti feriti in maniera non grave nel crollo di intonaco dal soffitto di un'aula, riportando una prognosi di dieci giorni. Nella classe c'erano 24 alunni. Tragedia sfiorata anche a Ciampino nella scuola Martin Luther King, dove una bambina è stata colpita, fortunatamente solo di striscio, da un pezzo di intonaco che si è staccato dal solaio. Lo scorso 4 dicembre un altro pezzo di solaio è crollato in una scuola superiore di Salerno, senza colpire nessuno dei presenti. E il crollo di oggi, martedi 18 dicembre, delle due palazzine a Palermo durante l’evacuazione, ci ricorda di come l’incuria e la superficialità, possano creare tragedie.

martedì 27 novembre 2012

Latina, Ultima In Classifica Per L'Ordine Pubblico


Che la provincia di Latina avesse qualche problema con la legalità, lo avevamo capito tutti. Ma che, secondo la Classifica del Sole 24 ore, fosse la peggiore provincia di Italia per l'ordine pubblico (107esima su 107) sembra davvero troppo. Persino per i più pessimisti. Eppure. Stando a questi dati vivere nell’illegalità nel nostro territorio, è un’ abitudine diffusa, per i malviventi. Ma non solo.

lunedì 19 novembre 2012

Polizia e Cittadini, Un Rapporto Da Ricostruire



Sono rimasto sorpreso dalle eccessive reazioni della gente agli scontri di mercoledì sul lungotevere di Roma. Reazioni immediate, come quella della signora che tentava di strappare un ragazzo dalle mani degli agenti – Lasciate stare i nostri figli – urlava, e che sono proseguite sui social network e sui media nazionali. Sono rimasto sorpreso perché non mi sembrava di vedere particolare accanimento o brutalità da quelle prime immagini. Si, è vero, qualche manganellata di troppo. Ma non tali da provocare una reazione cosi accesa. Soprattutto se teniamo conto che stiamo parlando di un corteo non autorizzato, alla cui testa, ad un certo punto si sono messi oltre una cinquantina di ragazzi, con caschi, scudi, mazze e bombe carta, che puntavano al Parlamento. Un atteggiamento non pacifico, che ha portato allo scontro fisico. Situazioni nelle quali diventa davvero difficile riuscire a rimanere integerrimi.



In quelle manganellate di troppo, seppure da evitare, ho visto solo una momentanea e limitata perdita di controllo dovuta alla difficoltà della situazione, non una volontà di annichilimento fisico dei manifestanti, come successo nel passato in altre occasioni. Quelle stesse reazioni da parte della popolazione non si sono, poi, avute per il giovane agente aggredito da sette, otto ragazzi davanti la sede della provincia di Torino. Una valutazione diversa sulla violenza che  mostra come quel legame di fiducia, faticosamente ricostruito dopo gli anni ’70, tra Forze dell’Ordine e popolazione si sia irrimediabilmente logorato dopo il G8 di Genova del 2001.  


martedì 13 novembre 2012

Se Gli Alberi Non Sono In Crisi


Il mio albero di arancio, mai trattato, non è in crisi. Mai fatto tante arance come quest’anno. Cosi come l’albero di albicocche. E l’uva. Al mare non ho mai visto gli appassionati della pesca tirar su pesci, come in questa stagione. Anche l'annata dei funghi è stata ricca e lunga e prosegue sino a novembre inoltrato. Nonostante alluvioni, terremoti, e quant’altro di tragico sta succedendo in questi anni, la terra e la natura sembrano floridi come non mai.


mercoledì 24 ottobre 2012

LE VERITA' SUL TERREMOTO DELL'AQUILA


Non si tratta di prevedere i terremoti, come molti giornali, studiosi, anche internazionali hanno affermato. Si tratta di non rassicurare inutilmente le persone, quando esiste un pericolo reale, mettendo a repentaglio la loro vita.

In Abruzzo le scosse di terremoto c’erano da mesi. Più di duecento, con cadenza praticamente quotidiana. L’allarme tra la popolazione era forte e quando il 29 marzo 2009 la terrà tremò per l’ennesima volta, con un' intensità del 4°, la popolazione scese  nuovamente nelle strade. A confermare le loro paure arrivò l'allarme del ricercatore Giampaolo Giuliani, che prevedeva l’arrivo di una forte e imminente scossa tra Sulmona e l’Aquila.

In questo clima si inserisce la riunione della Commissione Grandi Rischi del 1 aprile. Convocata non per valutare i reali rischi, ma con altre e diverse finalità. “Vengono i luminari – disse il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, in un’intercettazione telefonica – è più un’operazione mediatica. Loro diranno: è una situazione normale.. non ci sarà mai la scossa, quella che fa male”. 


venerdì 12 ottobre 2012

Crisi e onestà, una piccola speranza


Non mi meraviglio. Degli scandali della Regione Lazio. Dei voti comprati alla mafia dall’Assessore alla Casa della Regione Lombardia. Dello scioglimento del Comune di Reggio Calabria per contiguità mafiosa, con 40 dipendenti, tra cui funzionari e dirigenti, riconducibili direttamente alle cosche. Delle spese folli della Regione Sicilia.

Questo sistema è stato costruito sul malaffare, sull’inganno, sugli “inciuci”. E mi dispiace dirlo, anzi ridirlo, soprattutto da una parte politica e una classe dirigente ben identificabile. Le persone oneste, quelle capaci, quelle in grado di costruirsi una carriera ed una professionalità senza ricorrere alle raccomandazioni dei potenti di turno, al favore dell’amico, allo scambio reciproco (un appalto in cambio di cosa?) in questi anni sono state messe da parte, ignorate, annichilite. Tutto quello che è emerso, è spesso riconducibile a qualcosa di marcio.


giovedì 4 ottobre 2012

LA RIVOLUZIONE PUO' ATTENDERE


Puntuali. Come sempre. Ad ogni moto di piazza negli Stati vicini, ad ogni nuovo scandalo, si leva sul web la protesta mediatica. Foto, slogan, persino qualche articolo, che ci indicano come un popolo “pecorone” rispetto agli altri che in questo momento protestano vivacemente e violentemente. Una lettura dei fatti che può essere vera per il passato, ma che a mio giudizio non fotografa con precisione la situazione italiana.





NEL VIDEO: Scene che non vorremmo mai vedere, la Polizia Spagnola come al G8 di Genova

giovedì 27 settembre 2012

Perché non difendo l'impiegato Sallusti


Non difendo Sallusti. Né quelli come lui, che in questi anni bui, hanno usato giornali e tv per offendere, accusare, diffamare. Non li considero neanche giornalisti, ma impiegati al soldo del padrone. Gente che ha utilizzato la propria posizione, per favorire un potere politico. Utilizzando ogni mezzo. Bugie, finti dossier, accuse personali. Non preoccupandosi delle conseguenze sulle vite dei loro “obiettivi” politici.

mercoledì 19 settembre 2012

Maometto, la democrazia e l'occidente



Una cosa è l’ex presidente George Bush che bombarda l’Iraq. Un’altra è un film di un regista sconosciuto, che nessuno ha visto. Nel primo caso abbiamo il presidente della principale potenza mondiale che, senza motivo, attacca un paese nell’altra parte del mondo, adducendo scuse banali, a cui in molti, come al solito, hanno creduto. Nel secondo parliamo di un singolo individuo, definito losco dal presidente Obama, di un libero stato, che sostenuto da qualche altro individuo, si da alla regia per creare un’opera senza senso, a cui nessuno da credito.

Il film in questione è stato trasmesso in un solo cinema all’inizio dell’anno, a New York, senza successo, per finire rapidamente nel dimenticatoio. Solo a Luglio ne è stato pubblicato un trailer su youtube, dove peraltro non è stato visto da molti. Nei giorni appena successivi agli scontri era stato cliccato 500.000 volte (Il pulcino Pio, tormentone estivo musicale, tanto per fare un esempio è stato visto da 25 milioni di persone!). Immagino che questa cifra fosse molto più bassa prima degli incidenti e che solo una piccola percentuale delle visioni provenisse dai paesi arabi, dove internet è meno diffuso che in occidente.

martedì 15 maggio 2012

Il ritorno della Parola


Ho guardato la prima puntata di “Quello che non ho”, il programma della 7 condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano. A tratti lento, a tratti interessante, ma non è il giudizio sulla trasmissione che mi interessa. Quello che ho trovato davvero centrato è il tema della puntata: La Parola. 


Quella che ci hanno tolto in questi anni. Insieme al ragionamento, al confronto e alla fine, alla sintesi. In questi anni ci hanno costretto ad un inutile ring. Ci hanno costretto a vivere alla loro altezza. Praticamente sottoterra. Qualsiasi ragionamento non era valido in partenza. Perché eri un comunista, un intellettuale di sinistra, un sindacalista, un filosofo. Eri qualunque cosa che serviva a disprezzarti e a metterti nell’angolo. A ridurti al silenzio. A te e alla parola. A non accettare i tuoi pensieri, in nome della sopraffazione. Dell' apparenza, dell'ipocrisia, di un finto e dannoso fare. Hanno rifiutato la dialettica. La ragione e il ragionamento. E li hanno sostituiti con gli slogan, le offese e i dossier. Per riuscire a mantenere il potere. Ma, probabilmente, anche perché non erano capaci di fare altro.

mercoledì 2 maggio 2012

Muore il campione di nuoto. Crisi e infarti, lo strano nesso


Una scia che non si ferma quella della morte per infarto. Trasversale, internazionale. Colpisce il mondo dello sport, ma non solo. Colpisce in Italia e nel mondo. A spegnersi nelle ultime ore sono stati due personaggi davvero diversi: da una parte il campione del mondo norvegese dei 100 metri rana Dale Oen, dall’altra il meno noto  Raffaele Anastasi, di 62 anni, candidato sindaco di un paese della Calabria, colpito da infarto durante un comizio.


La morte di Dale Oen fa davvero effetto: giovane, soli 26 anni, atletico. Una macchina perfetta, capace di ergersi sul gradino più alto del mondo nei 100 metri rana nei recenti mondiali di Shangai, nel pieno del suo vigore fisico e sottoposto a tutti i controlli possibili per la sua attività agonistica. Stroncato da un malore proprio al termine di un allenamento in piscina. Ed è solo l’ultimo degli sportivi morti per infarto, o colpiti da malore: prima di lui era toccato alla pallavolista Veronica Gomez, deceduta proprio il giorno dopo il lutto in campo del giovane calciatore italiano Piermario Morosini. E ancora, il pallavolista, ex azzurro, Vigor Bovolenta, il preparatore dei portieri del Pescara Franco Mancini, l’ex calciatore Giorgio Chinaglia.

giovedì 5 aprile 2012

Troppi suicidi. La Vita va vissuta. Anche se a volte è infame


Imprenditori che si suicidano, lavoratori che si suicidano, pensionati che si suicidano. A quanto pare nessuno vuole mancare a questa folle corsa verso l’oblio. Si suicidano per debiti, perché hanno perso il lavoro, e talvolta la moglie, o perché gli hanno abbassato la pensione. Ormai non passa giorno che i giornali non riportino una o più notizie del genere.


DIECI SUICIDI AL GIORNO NEL 2010 Dieci suicidi al giorno nel 2010. Un dato non trascurabile. Esiste la possibilità, visto che non ci sono ancora statistiche ufficiali per il 2011 e questo inizio 2012, che i suicidi di questi giorni seguano la triste tendenza degli scorsi anni e che i mezzi di informazione, come spesso succede, gli stiano dedicando più attenzione.

martedì 20 marzo 2012

Le spese esagerate di Alemanno per la Comunicazione


Questa volta lo “scoop” non è mio, ma dell’Espresso. Nel numero in edicola questa settimana, visibile anche su INTERNET, c’è un lungo articolo sulla gestione della Capitale da parte del sindaco di Roma Alemanno. Dalla politica fallimentare della sicurezza, con il numero degli omicidi passato da 20 a 60 nel 2011, all’ambiguità nelle nomine, con amici, ex amici della sua gioventù fascista, nominati in ruoli di responsabilità e prestigio. 

lunedì 19 marzo 2012

Un nuovo Blog per lo sport!

Ho aperto un nuovo blog, dedicato allo sport, al basket in particolare, e alla politica sportiva. Questo è l'ultimo post che ho scritto, ispirato dalla passione di Obama per il basket universitario. Il suo modo "scanzonato" di vivere la politica, con l'incontro ufficiale consumato a bordo campo con il premier inglese James Cameron, all'insegna di birra e hot dog.

E il tempo che dedica alle previsioni ufficiali per un campionato universitario, direttamente dalla Casa Bianca, con una sfida lanciata agli appassionati. Per leggere tutto l'articolo,  guardare link e video, clicca qui!


lunedì 12 marzo 2012

IL POSTO FISSO? E' NOIOSO....


Sono d’accordo con Monti. Il posto fisso non mi è mai piaciuto. Ho sempre preferito fare esperienze diverse, almeno in età giovanile. Nella mia vita ho fatto di tutto: dal lavapiatti e il manovale nei soggiorni nel Regno Unito, all’Ufficiale di Complemento nell’Esercito Italiano. 


Senza dimenticare la comparsa, nella celebre Aida di Franco Zeffirelli, l’intervistatore telefonico, l’autista, il portiere notturno di albergo, l’analista della comunicazione tv. Accumulate tutte queste esperienze, le ho messe al servizio del giornalismo, sempre da precario, senza trascurare collaborazioni come addetto stampa e istruttore giovanile di basket.

lunedì 5 marzo 2012

NO TAV, IL TUNNEL NEL FUTURO O IL FUTURO NEL TUNNEL?


Una settimana intensa quella che ha caratterizzato la questione No Tav. Che ha portato a qualche risultato: dal punto di vista dell’ordine pubblico e dell’informazione sembra essersi rotta, almeno in parte, quella cortina di pensiero unico, che voleva screditare i manifestanti e farli passare tutti per dei violenti, senza arte, né parte. Dall’altra si stanno iniziando a fare luce, anche ai meno coinvolti, le motivazioni della  protesta del valsusini. Arrivare ad una sintesi rimane però sempre difficile. 



LA VAL DI SUSA- CLICCA PER LA  MAPPA MULTIMEDIALE DELLA STAMPA
Il Governo sostenuto da quasi tutte le forze parlamentari, fa sapere che la costruzione della nuova Tav deve andare avanti. “Abbiamo riesaminato il progetto e preso questa decisione”. Le motivazioni non vengono spiegate e il presidente Monti sembra chiedere un atto di fede.
Il movimento Tav risponde con una bella giornata a base di polenta, senza per questo abbassare i toni della protesta. Una delle loro motivazioni più forti e plausibili è l’esistenza della vecchia linea, che passa per Bardonecchia e poi per Modane. Dove i treni sino agli anni '80 si fermavano, per fare salire i controlli della dogana. Altri tempi. Attualmente su quella linea transita il Tgv, il FrecciaRossa francese che collega Milano e Parigi. La  proposta dei No Tav è di utilizzare e rafforzare quella linea, evitando cosi di costruire questo grande  tunnel, lungo ben cinquantasette chilometri, che buca le Alpi.

martedì 28 febbraio 2012

No Tav, come non fare ordine pubblico e informazione


                         
Non ho un’idea precisa sull’utilità o meno della Tav. Non è stato un argomento che ha finora suscitato la mia curiosità, per cui non ho letto articoli, né ho cercato informazioni sul web. Quel poco che so, l’ho appreso dalla televisione, in particolare dai telegiornali. E lì quello che arriva, è davvero poco. 



QUALE INFORMAZIONE - Come sempre i telegiornali sono concentrati sulla cronaca, che poco ci aiuta a capire realmente le cose. Fornendoci sempre i dettagli delle manifestazioni, degli scontri, del taglio o meno delle reti, insomma delle questioni di ordine di pubblico. Poco lo spazio dato alle ragioni o meno della protesta. La tv almeno quella pubblica, che da settimane ci sta assillando con il pagamento del canone, potrebbe fare uno sforzo in più e ogni tanto provare a informarci: a spiegarci anche le ragioni  e le contro ragioni di questa alta velocità.



giovedì 23 febbraio 2012

SCONTRI A ROMA, PENE ECCESSIVE



Sono rimasto un po' sorpreso nel leggere che due dei ragazzi arrestati per gli scontri del 15 ottobre a Roma, sono stati condannati a quattro e cinque anni di carcere. Una pena eccessiva per due motivi: uno storico, che riguarda quella giornata nel suo complesso; l’altra più particolare, legata all’arresto di questi giovani, avvenuto in serata quando il grosso degli incidenti era già finito e  quelle che si stavano verificando erano delle “scaramucce” rispetto alle violenze del primo pomeriggio.





Un momento, quello dell’arresto, che è stato ripreso da un video. Nelle immagini si vedono i ragazzi “accompagnati” da un folto gruppo di agenti in tenuta antisommossa, mentre una signora urla dal suo balcone: “Non sono loro, non sono loro che dovete prendere. Loro stavano buoni”. Un video che, stando a quanto riportato da un’agenzia di stampa, non è stato inserito, e ignoro il perché, nel fascicolo del Pm.


Ad inchiodare i due ragazzi sono state le testimonianze dei poliziotti, che hanno dichiarato di averli visti lanciare "pietre ed altri oggetti contundenti ed esplodenti" contro le forze dell'ordine e di aver usato anche "manici di piccone" e altri oggetti atti ad offendere. 



lunedì 20 febbraio 2012

Troppe code all'elimina-code dell'Asl. Una navicella spaziale nelle mani degli anziani


L’elimina code. L’ultima delle invenzioni dell’Asl del Lazio. Un sistema informatico per prenotare visite, pagare ticket e quant’altro, degno del centro spaziale della Nasa. Inserisci la tessera sanitaria e, per esempio, premendo per sei o sette volte lo schermo, riesci ad ottenere il bigliettino per il pagamento del ticket, con la possibilità addirittura di scegliere l’orario per presentarsi alla cassa. 


Devo dire che la prima volta che l’ho visto, la scorsa settimana, ho avuto un attimo di smarrimento. Non sapevo da dove iniziare. Poi inserendo la tessera e con qualche incertezza sono riuscito ad ottenere quello che cercavo. Alla fine sono pur sempre una persona che usa ogni giorno il computer, da tempo ormai immemorabile, e che riesce ad affrontare situazioni nuove.

Non è andata meglio a qualche anziano, che stava dietro di me e al quale ho dovuto subito prestare l’esperienza appena acquisita. E come lui, anche altri, hanno avuto più di qualche difficoltà ad usare questo futuristico elimina-code, che esiste da più di un anno. “Da quando c’è questo sistema lavoriamo più di prima” – ha commentato laconica una dipendente. E non mi meraviglia. A usufruirne sono maggiormente gli anziani, che hanno poca dimestichezza con l’informatica e qualche riflesso ormai appannato.



mercoledì 15 febbraio 2012

In Italia si muore. Di superficialità.



In Italia si muore. E’ triste dirlo. Ma le cose stanno cosi. Si muore per la pioggia, si muore in crociera, si muore per il freddo, si muore sotto i palazzi.  Lo scorso anno sono state ventotto le vittime delle alluvioni. Trentadue i morti del naufragio della Costa Concordia. Sessanta circa quelli causati dal freddo glaciale di questi giorni. Cinque le donne vittime del crollo della palazzina di Barletta.



Non sono di quelli che pretendono che quando arrivano eventi eccezionali e inusuali, come quelli meteorologici che si sono verificati negli ultimi mesi, non si debba soffrire nessun disagio. La natura ha i suoi ritmi e le sue leggi. E   va rispettata. Detto questo non è neanche normale, che ci si arrenda alla prima neve: treni bloccati, città paralizzate, gente che muore. Più che nei restanti paesi europei, se si escludono la Polonia e l’Ucraina, dove il freddo è davvero siberiano e l’economia arretrata, in teoria, rispetto a quella che era la settima potenza mondiale.  

giovedì 9 febbraio 2012

L’assicurazione? Per un disoccupato costa di più..

E’ tempo di crisi. Come è normale che sia in momenti di difficoltà tutti fanno il possibile per venirsi incontro. Bisogna dirlo, gli italiani si aiutano! Cosi ad esempio, le compagnie assicuratrici, hanno proposto dei prezzi di favore per i disoccupati: un Rc per un’auto media, con quattro anni di vita senza incendio e furto, costa solo 442 euro. Un impiegato, invece, regolarmente assunto paga.. 412 euro!!!!

Ebbene si. L’impiegato ha un prezzo di favore rispetto al disoccupato! Non dovrebbe essere il contrario? Quale sia la ragione di questa scelta lo ignoro. Che i disoccupati siano più inclini a fare incidenti rispetto agli impiegati? Forse presi dalla noia e dal nervosismo per la loro situazione sbandano e vanno a sbattere contro i pali. O gli alberi laddove ci siano…

O forse, sempre per la loro situazione economica precaria, potrebbero pensare con più frequenza a qualche truffa ai danni delle assicurazioni. In un paese normale le truffe dovrebbero essere un’eccezione, ma la cronaca quotidiana italiana ci insegna il contrario. Chissà che le assicurazioni non considerino i disoccupati una categoria a rischio...

martedì 7 febbraio 2012

Sindaci o show - man? Più in tv a polemizzare, che in cabina di regia ad organizzare


Il sindaco Alemanno subito mi ha voluto smentire. Nel mio precedente articolo/post criticavo le polemiche pretestuose arrivate dopo la sua decisione di chiudere le scuole. L’avevo scritto appena i primi fiocchi stavano cadendo sulla capitale. Per gli amanti della visione dicotomica delle cose, della serie o di qua o di là, quelle parole potrebbero persino essere lette come una difesa dell’ex ministro di An. Ma era una semplice osservazione della realtà.  


A levare ogni dubbio ci ha pensato comunque il sindaco. O ex sindaco per qualcuno. Da venerdì sino ad oggi ha offerto uno spettacolo davvero indecente. Invece di preoccuparsi di risolvere nel migliore modi la confusione nata da quella nevicata storica, è passato da un programma televisivo all’altro, tentando di accusare tutti quelli che gli capitavano a tiro: il capo della Protezione Civile, il presidente della provincia Nicola Zingaretti, ma in questo caso non so se ci abbia visto male, la Regione Lazio della sua “amica” Renata Polverini. E sicuramente ne dimentico qualcuno.


Uno show mediatico, isterico, davvero di cattivo gusto, se si pensa che in quello stesso momento migliaia di persone stavano davvero in difficoltà nel resto di Italia. E alcune hanno perso la vita: le vittime legate al freddo sono al momento venticinque. 


venerdì 3 febbraio 2012

COSA C'E' DIETRO L'ALLARME NEVE DI ALEMANNO?!? E TRENITALIA.. RALLENTA..


Piazza di Spagna sotto la neve

Non amo le polemiche pretestuose. Nevica, venerdi 3 febbraio alle 15, in tutta Italia. O quasi. Con precipitazioni davvero inusuali per la nostra penisola. Di quelle che avvengono ogni 20, 30 anni. Con una pertubazione del genere è normale, forse umano, che ci siano dei disservizi e delle difficoltà. Specie da noi, dove non siamo abituati a queste nevicate ed effettivamente, non siamo abituati neanche ad organizzarci in maniera efficiente, soprattutto in questi ultimi anni di bunga – bunga e               “bufera” politica.


Il freddo è di quelli che.. ghiacciano. Sta provocando danni e vittime anche nell’est europeo, dove i morti sono già oltre cento. E lì all'inverno siberiano sono abituati.  Vittime e disagi anche nella più evoluta ed efficiente Germania, della tanto citata cancelliera Merkel. Un bollettino meteo, che sa di guerra.

lunedì 30 gennaio 2012

Una nuova classe politica




La necessità principale è quella di favorire un potere, democratico ovviamente, capace di selezionare una classe dirigente di qualità: in grado di vedere i bisogni del paese, di portare ad una crescita culturale e di conseguenza economica. E di inserire i più capaci e i più volenterosi nell' elite della politica e del potere stesso.


Una nuova classe politica che sappia interpretare i momenti storici. In una fase in cui la ricerca del benessere economico fine a se stesso ha  mostrato tutti i suoi limiti, occorre trovare nuove modalità per lo sviluppo sociale ed economico, in grado di guardare oltre la semplice crescita del Pil. 

mercoledì 25 gennaio 2012

Contro il potere.. O per il potere?


Rivoluzionario nell’era berlusconiana, conservatore con i forconi. Perché?


Per oltre dieci anni sono stato un fiero oppositore del potere, quello Berlusconiano in particolare. L’ho contestato, scendendo in piazza quando potevo, evitando di guardare Mediaset o di acquistare tutto ciò che proveniva dall’impero del nano. L’ho criticato, parlando con gli amici, con le persone, scrivendo nei miei blog personali. Ho pagato anche con le mie scelte di vita questa mia antitesi. Rinunciando a offerte di lavoro poco chiare, che mi avrebbero portato a piegarmi ad un sistema di potere dominante, che mirava all’annichilimento della persona umana e alla perpetuazione di un sistema degenerato. 
Spesso mi sono trovato in minoranza, nelle discussioni politiche e sociali e anche in quelle sulle mie scelte personali. Ma non ho cambiato idea, né strada.



La manifestazione a San Giovanni contro la guerra in Iraq
Ricordo il momento della guerra in Iraq quando tutti erano convinti che Saddam era il “mandante” dell’attentato delle torri gemelle, grazie ad una campagna di disinformazione e propaganda orchestrata dal Governo americano di G. W. Bush e rilanciata dai nostri politicanti in maniera martellante. Compreso il ravveduto Casini che parlava di pacifismo alla “Gino Strada”, in tono dispregiativo. Come era difficile convincere le persone che non c’era nessuna prova del legame tra Saddam Hussein e Osama Bin Laden e, anzi, come i due fossero persino dei rivali. Ma non c’era niente da fare: in molti ripetevamo a macchinetta quello che i media e i politici dominanti volevano.

giovedì 19 gennaio 2012

Concordia: prima i dispersi, poi i rimborsi..


A volte il destino fa strani scherzi. Mentre nel mare della Toscana venerdi sera si consumava la tragedia della Costa Concordia, nello stesso momento in televisione andava in onda "Babel": un film che racconta la decadenza della nostra società. La storia parte dal ferimento di una turista americana, colpita da un proiettile vagante, mentre si trova su un autobus in gita nel deserto del Marocco. Per salvarla il bus viene “dirottato” in un villaggio sperduto, alla ricerca di un dottore.

Il resto dei passeggeri, forse spaventato dall’accaduto, se ne frega della sorte della malcapitata e vuole abbandonarla al suo destino, per tornare in città. Ne nasce una discussione virulenta tra il marito della donna e parte dei passeggeri. Guardando quella scena, non ho potuto fare a meno di riflettere sulla mancanza di “pietas”, nel senso di compassione, capacità di immedesimarsi con gli altri e nel caso con la loro sofferenza, che pervade la nostra società. Una generale mancanza di umanità, a favore di una presunta efficienza, povera di contenuti, che ci sta (stava?) conducendo alla rovina. 

venerdì 13 gennaio 2012

COSENTINO E REFERENDUM: IL RISULTATO NON CAMBIA...


C’è stato un grande clamore intorno alle vicende Cosentino e referendum, con la richiesta di arresto del deputato Pdl respinta dal Parlamento e la dichiarazione di inammissibilità della Consulta di Stato ai due quesiti referendari sull’ abrogazione della legge elettorale. Eppure queste decisioni, dal mio punto di vista, non cambiano il senso delle cose: il processo a Cosentino, con lui in carcere o no, andrà avanti; cosi come il Parlamento dovrà mettere mano alla legge elettorale, per non ignorare quel milione e duecentomila firme raccolte in tempi più che brevi, che sono una chiara indicazione di richiesta di cambiamento. E l’opinione pubblica mi sembra, ora, abbastanza attenta da fare sentire il proprio peso, nel caso in cui questi due fatti venissero intralciati dal decadente potere politico.



Quel milione e duecentomila firme raccolte in poco tempo sono un segnale forte, che non si può ignorare. Forse sono troppo ottimista, ma ritengo cosi evidente che quella legge va cambiata, che va reintrodotto il diritto di esprimere le preferenze, che affidare ciò che sembra logico e scontato ad un referendum, potrebbe essere la sconfitta più grande per la democrazia. Oltre che un grosso spreco di tempo e risorse. Dobbiamo davvero arrivare a tanto, per esigere un minimo di democrazia, giustizia, senso civico?

mercoledì 11 gennaio 2012

Una Cortina di... fumo!!


Un paese al contrario. L’Italia. Arrivano dei signori a bordo delle loro macchine grigie e verdi, per controllare che chi lavora lo faccia nel rispetto delle regole esistenti e subito si grida allo scandalo.

Uno scandalo orchestrato dai signorotti della politica e dai loro amici, pseudo-intellettuali da salotto televisivo, che subito tentano di rigirare la frittata: un controllo ideologico per Cicchitto; un attacco alla ricchezza per la sua compagna di partito Santanchè; un attacco al Veneto per il Governatore della Lega Zaia; un' azione inutilmente spettacolare per qualcun altro. E cosi nei salotti televisivi, e su qualche giornale amico, questi “sani” argomenti venivano rilanciati con ardore.

L’effetto immediato è di nuovo quello di stupore. “Ma come è possibile?” – avranno pensato milioni di persone in quel momento, sentendosi improvvisamente minoranza del paese italico. Ma è bastato un rapido giro su internet per capire che la maggioranza degli italiani era a favore di quei controlli del 30 dicembre, che avevano portato ad un improvviso e indecoroso aumento degli incassi “dichiarati”.