Il risultato di questa tornata
elettorale, europee e amministrative, ha confermato un trend che era già emerso
nelle passate amministrative dello scorso maggio 2013, quando il Partito
Democratico sbaragliò senza appello Forza Italia, Movimento 5 Stelle e persino
la Lega Nord nelle sue “enclave” settentrionali, non lasciando neanche un
capoluogo di provincia agli avversari (16/16), con le Liste Civiche che nel
computo totale erano la seconda forza politica.
Allora non c’era nessun effetto
Renzi, ora sopravvalutato. Bersani, che era
stato il vero freno allo sfondamento del Pd nelle elezioni politiche di
febbraio, aveva fatto posto al più giovane Letta. Grillo aveva già deluso
quanti vedevano in lui una forza di Governo e Forza Italia perseverava nel
diabolico errore di fondare tutto il suo partito sul vetusto Silvio Berlusconi.