mercoledì 29 aprile 2015

BASTA ITALIC-US, TORNIAMO AL PROPORZIONALE



Ogni tanto la propaganda politica ci inculca dei mantra da ripetere. Uno di questi è che con l’Italicum, che tristemente e non a caso richiama la tragedia dell’Italicus, finalmente potremo sapere con certezza il vincitore. Come se questo ci potesse tranquillizzare e non diventare un fattore di preoccupazione, visto il grande potere attribuito ad un unico partito, con un gran numero di nominati pronti a chinarsi al loro Capo e ad avallare ogni sua decisione. Senza, come da più parti sottolineato, i necessari contrappesi e bilanciamenti, che garantirebbero il successo della Democrazia.

Il Parlamento diventerebbe ufficialmente, prassi in uso già da anni, un mero esecutore delle decisioni del Governo. Venendo cosi a mancare quella separazione dei poteri, legislativo, esecutivo, giudiziario, ritenuto la base delle moderne democrazie. Persino nella Repubblica Presidenziale degli Stati Uniti, la più potente del mondo, il Presidente eletto dai cittadini si può trovare durante il mandato a Governare con un Senato controllato dall’opposizione, senza che questo pregiudichi il suo mandato.  

LA BUFALA DEL VINCITORE SICURO - Questa storia del vincitore sicuro, inoltre, è una bufala. In Israele e Grecia, gli ultimi due paesi a noi vicini andati ad elezioni, si è votato con il Proporzionale e subito si è saputo chi era il vincitore, cioè il Candidato del Partito con più voti. Che dopo il voto, e solo dopo il voto, ha deciso con chi condividere la sua avventura di Governo. Nessuno si è suicidato per non aver saputo prima di recarsi alle urne con chi si alleasse Tsipras o il suo discutibile collega israeliano.

MEGLIO IL PROPORZIONALE? - Ma la vera questione è un'altra: abbiamo davvero bisogno di rafforzare il Bipolarismo? O non sarebbe piuttosto il caso di fare un passo indietro. Tornare al Proporzionale, per esempio, con una soglia di sbarramento per i piccoli partiti e un Premio di Maggioranza per il Partito che Vince, che dopo il voto, potrà scegliere con chi Governare. Non sarebbe uno scandalo, come qualcuno sostiene, ed evidentemente non lo è.

DECLINO ITALIANO - Da quando esiste il bipolarismo, l’Italia ha iniziato un declino economico e culturale da cui non si è mai ripresa. Le ragioni possono essere diverse e forse collegate tra loro: la fine della Guerra Fredda, che dava all’Italia un ruolo strategico importantissimo per gli Stati Uniti; la fine della cosiddetta Prima Repubblica, con la nuova classe politica e dirigente che si è rivelata meno preparata e più arrogante di quella precedente;  i primi barlumi di globalizzazione e delocalizzazione nei Paesi in via di sviluppo a cui non si è riusciti a dare una risposta concreta, né ora, né allora. Un declino che risale ai primi anni '90, come rimarcato anche dal Presidente della Bce Draghi, e non coincide con l'entrata in vigore dell’Euro, che risale al 2002.


Le cause possono essere sicuramente diverse, ma è innegabile, a mio parere, il contributo di questa malattia del “Bipolarismo”. E allora, invece di rafforzarlo, perseverando nell'errore di questo finto decisionismo, tutto basato sulla Propaganda, non sarebbe il caso di fare un passo indietro e tornare al Proporzionale? Un sistema che garantisce più Rappresentanza e con un Esecutivo con una base più ampia, anche più Democrazia, Competenza e Governabilità. In fondo anche nella vituperata Prima Repubblica, con Governi che duravano pochi mesi e maggioranze mutevoli, l’Italia, certo in una situazione globale diversa, era più ricca di adesso.

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