mercoledì 13 giugno 2018

SALVINI E L'IMMIGRAZIONE, COSA E' LECITO E COSA NO



OLTRE LE BARRICATE E GLI SLOGAN DEL MURO CONTRO MURO, NON SONO POSSIBILI MEDIAZIONI?



Era meglio quando eravamo tutti una nazione di allenatori di calcio, che si scannavano al Bar. Ora siamo diventati un astioso popolo di costituzionalisti, esperti di politica internazionale, diritto navale, politici di primo pelo e quant’altro, pronti a distruggersi sugli algidi social. A schierarci su due fronti contrapposti, che non fanno prigionieri, scaricano odio e astio e non ammettono compromessi. Come successo in questi giorni con il  caso della Nave Aquarius. Da una parte i più acculturati farisei, secondo i quali bisogna accogliere tutti e che bollano come fascisti e razzisti tutti quelli che non condividono il loro pensiero; dall’altra generalmente i meno acculturati, pronti a inventarsi delle grosse balle, banalità di ogni tipo, pur di sostenere le proprie tesi. In tutto questo, io, e altri come me, secondo loro dovremmo prendere parte a questo scontro senza senso. Scegliere un nemico e parteggiare, a prescindere, a suon di luoghi comuni, slogan. E offese. 

FERMARE LA POLITICA DEI BARCONI – Per quanto mi riguarda preferisco distinguere tra ciò che è lecito, condivisibile e ciò che non è accettabile. Ragionare sulla realtà dei fatti, sui numeri reali e non sulle balle spaziali che circolano sul web. Senza pregiudizi e granitiche e divisive posizioni "precotte".

Fatte queste premesse non ci trovo niente di scandaloso 
quando il ministro Salvini afferma di volere fermare la politica dei barconi. La ritengo una questione su cui aprire un tavolo, una discussione e quant’altro. La politica dei barconi porta strumentalizzazioni, mette a rischio la vita degli immigrati, non permette di distinguere gli immigrati “economici” dai veri profughi e quant’altro. 


CAMPI PROFUGHI IN NORD AFRICA - Meglio sarebbe allestire, se fosse possibile, dei CAMPI PROFUGHI in tutto il Nord Africa dove esaminare caso per caso e provvedere alla rilocazione, nel caso in Europa. O anche altrove. Aiutare, nel frattempo, i paesi che già ospitano i campi profughi, come la Giordania, e il Libano (6 milioni di abitanti, 1 milione e mezzo di profughi). 

Non mi scandalizzo neanche quando qualcuno dice AIUTIAMOLI A CASA LORO”, purché si faccia davvero. Il micro-credito e i piccoli progetti, per quanto ne so, hanno dato spesso buoni risultati, senza stravolgere il sistema di vita esistente e possono essere una buona base di partenza. A cui bisogna aggiungere la lotta ai cambiamenti climatici e alla desertificazione che spinge la popolazione ad abbandonare le proprie terre. 


NO AL RAZZISMO E ALLE FRASI PERICOLOSE -  Se mettere in discussione la politica dei barconi e persino dire "aiutiamoli a casa loro" è lecito, cosa allora non è accettabile?
Non è accettabile quando il ministro Salvini soffia sul vento del razzismo, mettendo a rischio l'equilibrio sociale e la vita degli immigrati che già vivono in Italia. Quando pronuncia parole pericolose come gli “Immigrati devono preoccuparsi” e “La pacchia è finita”. Parole che un Vice-Presidente del Consiglio non deve permettersi di pronunciare, che possono essere male interpretate. Spingendo qualsiasi squilibrato a prendere un fucile e sparare su dei poveri cristi, che vivono in baracche, sotto capi italiani, per guadagnare 2 euro all’ora. Altro che alberghi e pacchia. Proprio come successo sabato 2 giugno in Calabria, quando a queste frasi è seguito l'omicidio di Soumayla Sacko.
  
Una coincidenza? Forse. Ma meglio farebbe Salvini a pesare le parole e ad essere più responsabile. Per quanto mi riguarda sino a quando rimane nella linea delle posizioni politiche, discutibili o meno, non alzerò nessuna barricata. Quando sfocia nel razzismo, nel pregiudizio, NO. Perché mettere in discussione la politica dei barconi è legittimo. Essere Razzisti No. E auspico che tutte le decisioni sull'immigrazione, sulla cooperazione, riguardino chi deve ancora arrivare in Italia e non già chi risiede sul nostro territorio. 





Ps Per la cronaca: la Germania ha accolto in un colpo solo un milione di profughi siriani che vagavano per l'Europa, senza meta. Altro che balle. In Italia dall'inizio dell'anno di immigrati finora ne sono arrivati circa 14.000, oltre 9000 quelli sbarcati in Spagna. Malta è un isolotto poco più grande dell'Isola d'Elba ed è uno dei paesi, con 416.000 abitanti, più popolati al mondo. 




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