mercoledì 22 ottobre 2025

IL SISTEMA LATINA

L'ARRESTO DEL CONSIGLIERE DI FRATELLI D'ITALIA TIERO E DEL FUNZIONARIO COMUNALE SIMBOLI DI UN SISTEMA MARCIO

Scattano gli arresti. In pochi giorni sono finiti dietro le sbarre per corruzione il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, originario di Latina, Enrico Tiero ed un funzionario comunale dell’anagrafe di Latina, che ha richiesto denaro per il rilascio di carte d’identità e altri documenti ad extracomunitari e non solo.

I due arresti ci raccontano di una città, che dista solo 70 chilometri dalla capitale Roma, che non è riuscita ancora a cambiare pelle. Solo dieci anni fa erano scattate le manette per il tesoriere e deputato di Fratelli d’Italia Pasquale Maietta, per il reciclaggio di 80 milioni di euro provenienti dalla Svizzera in parte investiti nella fallita scalata alla serie A del Latina calcio, ed una serie di inchieste che avevano coinvolto anche l’altro consigliere regionale di Forza Italia, Angelo Tripodi, i cui procedimenti a distanza di 10 anni, alcuni dei quali finiti in prescrizione, non sono ancora arrivati a conclusione.

La città aveva risposto affidandosi alle elezioni, dopo una serie di sindaci di centro-destra, ad una lista civica, che in sei anni, decaduta anche lei per irregolarità del conteggio delle schede nella seconda elezione, non è riuscita a far cambiare pelle alla città, anzi i cui modi hanno continuato a favorire il sottobosco irregolare della politica.

Per ogni piccola o grande richiesta il cittadino rischia di subire ingiustizie o minacce e, in molti, volenti o nolenti, sono costretti ad affidarsi alla politica per ogni cosa: da un documento, ad un’ assunzione o una licenza edilizia.

L’arresto del funzionario comunale Carlo Barrocu, il cui figlio è stato condannato a 4 anni di reclusione per spaccio di cocaina e detenzione di armi, è emblematico. Persino per una carta d’identità, un diritto sacrosanto di ogni italiano, o per il rilascio di un certificato di matrimonio o per un cambio di residenza, chiedeva piccole o grandi cifre, che arrivavano sino a 2000 euro.

L’arresto di Enrico Tiero non è molto, da un certo punto di vista, diverso. Per l’assunzione in una catena di supermercati, addirittura per fare i cassieri, una cosa vergognosa, ci si rivolgeva al politico di centro-destra, accusato anche di aver intascato tangenti. Un sistema clientelare che assicura al sig. Tiero, e molto probabilmente, al fratello Raimondo, consigliere comunale, un pacchetto di voti e di tessere di Fratelli d’Italia, visto che spesso i due in elezioni diverse e senza un grande sforzo pubblicitario, risultavano da anni tra i più votati della provincia.

La sensazione della città e che questi due signori, uno politico, l’altro impiegato comunale, non sono la punta dell’iceberg di questo sistema di corruzione che coinvolge pubblica amministrazione e politica, e che in molti, imprenditori compresi, hanno subito. Ma che al di sopra di essi, ci possano essere cose molto più gravi e pericolose, sia dal punto di vista economico, che politico.

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