martedì 7 gennaio 2014

Bersani? Un ladro come tutti gli altri..

I politici sono tutti ladri. Bersani è un politico. Di conseguenza è un ladro e gli auguriamo tutto il male possibile. Si è creato un brutto e irrespirabile clima in queste ultime settimane in Italia, che purtroppo, non tenendo fede allo spirito natalizio, ha pervaso anche questi giorni di vacanza.

Un clima di odio che non tiene conto di diverse variabili e che da spazio ad una rabbia spesso immotivata, visto che coinvolge più i borghesi, che i veri poveri.  Quelli rimasti senza una casa e con difficoltà a trovare da mangiare.

DISASTRI NATURALI - La crisi ha invaso tutto il mondo occidentale. Ed è una crisi “apocalittica”, visto che dal 2000 in poi, ai cali dei consumi e dei posti di lavoro, si sono succeduti una serie di eventi naturali catastrofici, come ad esempio i due tsunami in Asia, l’uragano Katrina negli Stati Uniti, i terremoti in Indonesia e Haiti che provocarono più di mezzo milioni di morti nel complesso. 

Più una serie di catastrofi per mano dell’uomo, come ad esempio l’affondamento della nave Concordia, l’incidente ferroviario in Spagna, la strage in Norvegia, le Torri Gemelle, le guerre in Iraq, Afghanistan, Siria, le rivolte in Medio Oriente. E’ un periodo travagliato e riversare tutta la colpa della situazione italiana sui politici in maniera indistinta, è quanto meno inesatto. 


PIU' LADRI DI ALTRI - Prima di tutto c’è una parte politica che ha maggiori responsabilità. Dal 2001 al 2011 il centro-destra berlusconiano ha governato otto anni su dieci, dicendoci che andava sempre tutto bene. Lasciando l’Italia alle ultime posizioni in quasi tutte le graduatorie europee, tranne qualche rara eccezione. Questa parte politica si è contraddistinta per la corruzione in maniera sistematica e quantitativamente più rilevante dei suoi oppositori. 

E basta dare un’occhiata ai nomi e alle spese fatte dai consiglieri regionali con i soldi pubblici, per notare la differenza quantitativa e qualitativa. Perché c’è differenza tra mettere un auto di lusso o il matrimonio della figlia tra le spese politiche del partito e il sebbene deprecabile acquisto di 300 rose per la festa della donna. Certo anche il centro-sinistra, ha le sue magagne e i suoi “fuoriclasse”, come ad esempio i soldi rubati dal tesoriere del Pd Lusi, condannato proprio in questi giorni a restituire allo Stato ben 22 milioni di euro.


L'ONESTO BERSANI - Il sistema era corrotto. Ma non credo che siano tutti ladri. Esistono gli onesti, ma non fanno rumore. E Bersani era uno di questi. Come già ho avuto modo di scrivere dopo le elezioni, BERSANI LEADER MANCATO, è un “bravo Cristo”, ottimo come Ministro, inadatto a traghettare l’Italia come Presidente del Consiglio, in un momento cosi difficile e complicato. 

Credo che sia importante distinguere l’onestà, da quella che noi riteniamo inadeguatezza. Anche Monti e Letta, sono due onesti, che tentano di risolvere i problemi dell’Italia. Possiamo ritenerli, a torto o ragione, incapaci, inadatti, e non è la mia opinione, ma è ingiusto dargli addosso come fossero dei malfattori.


POLITICI, TUTTI LADRI - Allo stesso modo non possiamo mettere alla gogna un Parlamento, che eredita problemi decennali e pretendere che li risolva in un Amen. Anche perché il rinnovamento c’è stato: ci sono due forze politiche nuove e la maggioranza dei parlamentari eletti, non ha mai messo piede in Parlamento. Nel caso del Pd, del Movimento Cinque Stelle e di Sinistra e Libertà, le Primarie tra gli elettori hanno deciso i candidati.


ELEZIONI REAZIONARIE - Urlare “tutti a casa”, chiedere le elezioni ora, non ha senso. Rientra solo in quel clima di esasperazione e di rabbia viscerale che non ci porta da nessuna parte. Anzi, corrisponde agli interessi della destra reazionaria, ora tagliata fuori dal Potere. 

Molto più importante, in questa fase, è avere un Governo che legiferi e manifestare il proprio disappunto su singole questioni, cercando di indirizzare l’esecutivo sulle problematiche che riteniamo più importanti.



Ps Anche se Bersani fosse un corrotto, non gli augurerei la morte. Al massimo l’esilio o il carcere. 




Nessun commento:

Posta un commento