L’ennesimo e inaccettabile
abbaglio di massa
Tutto questo consenso sulla Legge
Elettorale mi lascia, per l’ennesima volta, perplesso. Sacrifica la
rappresentanza in nome di una Governabilità tutta da dimostrare. E’ nata con un
accordo più che discutibile e con delle condizioni assolutamente inaccettabili.
SOGLIE DI SBARRAMENTO - Ha soglie di sbarramento troppo alte, uniche in Europa. Con
il 12% per la coalizione si rischia di lasciare senza rappresentanti una forza
politica di oltre tre milioni di elettori. Nelle elezioni dello scorso anno la coalizione
di Mario Monti ha ottenuto alla Camera, con il 10,5%, quasi tre milioni e seicentomila voti. Con una
partecipazione più alta alle elezioni, si rischierebbe di arrivare ai quattro milioni
di voti senza rappresentanza. A questi vanno aggiunti i partiti sotto l’8% se
si presentano da soli e quelli sotto il 5% in coalizione, come la Lega, che
prese nel 2013, con il 4,1%, un milione e quattrocentomila preferenze. Con Sel, e altri "partitini", avremo un totale di quasi nove milioni di voti a partiti senza rappresentanti in Parlamento.
Inoltre i partiti in coalizione che non
arrivano al 5%, non prendono seggi in Parlamento. Ma la percentuale di voti e i seggi vanno tutti ai partiti maggiori, nel caso
specifico Pd e Pdl. Rafforzando il potere delle forze politiche già esistenti, a scapito di nuove realtà emergenti.
METODO: Sino a qualche mese fa si
sarebbe gridati all’Inciucio. Ora è un accordo, esaltato in maniera esagerata
da Renzi. C’era davvero bisogno di sottolineare “la profonda sintonia”? Non
bastava dire, “c’è sintonia”. Ad ogni modo il futuro dell’Italia non può nascere
da un accordo con un pregiudicato, un condannato, di nuovo indagato per il
processo Ruby, prescritto per corruzione in atti giudiziari nel caso Mills e anche per la
corruzione di giudici nel “Lodo Mondadori”, nell’ ormai lontano 1991.
CONDIZIONI “O si vota la legge cosi come è stata presentata,
o salta tutto”. Queste le condizioni poste da Renzi e Berlusconi. Bene,
facciamo saltare tutto. Non cediamo a ricatti fascisti, che limitano l’intelligenza
delle persone e le prerogative del Parlamento.
DOPPIO TURNO Nel caso in cui nessuno arrivi al 35%. Cosi come è stato prefigurato è un delirio. Le
due forze maggiori, che si prendono i voti dei partiti in coalizione che non
raggiungono il 5%, senza rappresentarli, vanno in “finale” per giocarsi Governo e Premio di Maggioranza. Come fossero alla
Ruota della Fortuna, di renziana memoria, o in una Coppa Europea di calcio. Con meno del 35% dei voti, mettendo in conto astenuti, schede bianche e i partiti che non
raggiungono il 5%, rischiamo di avere un partito con il 53% dei seggi, che
rappresenta il 23% (dato approssimativo) degli italiani. La vera maggioranza
diventerebbe, cosi, quella che sta all’opposizione o addirittura fuori dal
Parlamento.
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