mercoledì 23 aprile 2014

POSTE ITALIANE, MILIARDI DI UTILI A SPESE DEGLI UTENTI



UN MILIARDO DI UTILI E TAGLI AL PERSONALE, MA LA POSTA NON ARRIVA  


Le Poste Italiane continuano a crescere economicamente, chiudendo il 2013 con un utile netto di 1,005 miliardi. L’Amministratore Delegato con i suoi 2 milioni e 200 euro di retribuzione annua può esserne  contento, ma c’è da chiedersi a spese di chi vengono fatti questi lauti guadagni, visto che le Poste sembrano aver rinunciato al compito per il quale erano nate: consegnare la posta.



In molte città la corrispondenza, se tutto va bene, arriva con cadenza mensile. E questo indipendentemente dalle scadenze di bollette o lettere importanti in arrivo.  A Latina, da Natale in poi, molte zone non sono servite. La mia buca delle lettere è costantemente vuota, nonostante sia abbonato ad un quotidiano e ad un settimanale, che ricevo saltuariamente, con numeri che saltano e misteriosamente scompaiono. La situazione non è migliore in altre città, compresa la capitale Roma. Basta fare una rapida ricerca su Twitter per raccogliere le lamentele di utenti e stampa locale. 







In molti casi i cittadini più informati, si recano direttamente al Deposito Postale per ritirare bollette in odore di mora e quant'altro. Un via vai continuo di persone, che trovano un' atmosfera rilassata di addetti e impiegati, che sembrano non sbattersi più di tanto per sopperire alle lacune del sistema.

Ora, mi domando, quale sia il ruolo delle Poste Italiane. Se quello di fare lauti guadagni a spese dei cittadini, con tagli e disservizi, o quello di fornire dei servizi dignitosi.

Dopo le circa 6000 persone licenziate nei mesi scorsi, lor signori potrebbero rinunciare a qualche migliaia di euro di incassi e dare vita a queste assunzioni di cui si parla da mesi. Fornendo, cosi, un servizio efficiente alla Nazione e contribuendo anche a risollevare le sorti dell'occupazione. 






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