martedì 27 novembre 2012

Latina, Ultima In Classifica Per L'Ordine Pubblico


Che la provincia di Latina avesse qualche problema con la legalità, lo avevamo capito tutti. Ma che, secondo la Classifica del Sole 24 ore, fosse la peggiore provincia di Italia per l'ordine pubblico (107esima su 107) sembra davvero troppo. Persino per i più pessimisti. Eppure. Stando a questi dati vivere nell’illegalità nel nostro territorio, è un’ abitudine diffusa, per i malviventi. Ma non solo.


Su 107 province italiane siamo al 98° posto per prestiti non onorati. In un periodo di crisi questo dato potrebbe lasciare pensare che la gente si indebiti per arrivare a fine mese. A giudicare dalla quantità di Suv e auto di fascia superiore che circolano nel capoluogo, sembra più probabile che facciano rate e cambiali per permettersi auto (e quant’altro) che poi dovranno restituire al concessionario, dopo avere scorazzato per qualche mese davanti a scuole o bar.

Ce la caviamo bene anche per frodi e truffe informatiche, 98esimo posto, davanti a Vibo Valentia; 95esimi per estorsioni; 87esimi per furti d’auto; 86esimi per appartamenti “svaligiati”. Solo 74esimi per microcriminalità e rapine. La provincia è diventata terra fertile per la criminalità.

Eppure ci sono tre dati che lasciano capire che su questo territorio si può investire, a patto di trovare qualcuno in grado di farlo. Siamo, infatti, al 13° posto per bontà del clima, 24° posto per basso costo delle case, 10° posto per tasso di natalità.

Siamo una delle città e delle province, con più alto tasso di natalità in tutta Italia. La gente viene anche da fuori per stabilirsi a Latina, per creare qui il proprio futuro, per iniziare la loro vita di coppia. Una speranza che non andrebbe disillusa. Ma, ovviamente, anche in questo caso la politica resta a guardare, persa nel suo ombelico, nei suoi giochini di potere e nei suoi interessi personali e personalistici, incapace di fornire servizi che accompagnino lo sviluppo della provincia. A fare da contraltare a questa natività diffusa è, per l’ennesima volta, un dato negativo: il numero di asili nido comunali che ci relega di nuovo agli ultimi posti in Italia, al 96° posto e che non facilita la vita delle giovani coppie. Al pari della maggior parte dei lacunosi servizi pubblici, come i trasporti, che questa volta non sono stati considerati dalla classifica stilata dal Sole 24 ore.

Questi tre dati, clima, prezzo case, tasso di natalità, ci dicono comunque che su questo territorio martoriato dalla criminalità, c’è ancora speranza. E che qui si può investire. Guardando al futuro e non alle colate di cemento e agli aeroporti. Valorizzando le proprie risorse e non sperando sempre in qualcosa che arrivi dall'alto. 

La maggior parte della ricchezza arrivata a Latina città e dintorni nel dopo-guerra l'ha favorita lo Stato. Con la pioggia di miliardi per le centrali nucleari costruite negli anni ’60, con le tante aziende farmaceutiche, soprattutto, costruite negli anni ’70 grazie alla cassa del mezzogiorno. 

Ora, con la crisi, che ha portato alcune di queste grandi multinazionali ad abbandonare il campo, con la chiusura delle due centrali nucleari, Latina e la sua provincia, la ricchezza dovranno costruirsela da soli. A patto sempre che ci sia qualcuno in grado di raccogliere la sfida. Con un modello di sviluppo che guardi al futuro, e non al passato. 


1 commento:

  1. che la provincia di latina sia peggio di quella di napolis pare incredibile ... solo per la zona di scampia dovrebbe stravincere.

    Steve. RN

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