venerdì 4 ottobre 2013

LAMPEDUSA NON E' COLPA NOSTRA



Mi dispiace, non ci sto. Non mi piace questo clima di autoflagellazione nato intorno alla tremenda tragedia degli immigrati. Come se la colpa di questo lutto fosse dello Stato Italiano. Quello che mi preoccupava da mesi, invece, esattamente dopo la visita del Papa a Lampedusa, era quel clima di eccessiva accoglienza che si era creato verso questi barconi di immigrati. Far passare l’idea che l’Italia è pronta ad accogliere tutti è un errore. Non fa altro che incentivare la partenza di barconi poco stabili e carichi fino all’inverosimile dal Nord Africa, incoraggiando e alimentando l’attività della manovalanza locale, che per ogni posto a bordo  si fa pagare profumatamente. Bisogna trovare una soluzione diversa. Politica, che coinvolga l’Europa e tutti i paesi africani e medio-orientali del bacino mediterraneo.

L’Italia in questi mesi è stata più che accogliente, mostrando una sensibilità ignorata da altri Stati. Accollandosi tutto il peso di questa situazione. Malta non li fa neanche avvicinare alle coste.

E la disponibilità della nostra Guardia Costiera ha alimentato le speranze degli immigrati. Che per farsi notare hanno acceso una coperta a bordo, azione che ha innescato l’incendio (secondo quanto letto sul sito di Repubblica) e la tragedia.

E, mi rendo conto che è un paradosso. Ma se gli immigrati si fossero preoccupati di sbarcare da veri “clandestini”, in qualche piccola baia dell’isola di Lampedusa, questo incendio che ha provocato la tragedia non si sarebbe verificato. 



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