Un paese al
contrario. L’Italia. Arrivano dei signori a bordo delle loro macchine grigie e
verdi, per controllare che chi lavora lo faccia nel rispetto delle regole esistenti
e subito si grida allo scandalo.
Uno scandalo orchestrato dai signorotti della politica e dai
loro amici, pseudo-intellettuali da salotto televisivo, che subito tentano di
rigirare la frittata: un controllo ideologico per Cicchitto; un attacco alla
ricchezza per la sua compagna di partito Santanchè;
un attacco al Veneto per il Governatore della Lega Zaia; un' azione inutilmente
spettacolare per qualcun altro. E cosi nei salotti televisivi, e su qualche
giornale amico, questi “sani” argomenti venivano rilanciati con ardore.
L’effetto immediato è di nuovo quello di stupore. “Ma come è
possibile?” – avranno pensato milioni di persone in quel momento, sentendosi
improvvisamente minoranza del paese italico. Ma è bastato un
rapido giro su internet per capire che la maggioranza degli italiani era a
favore di quei controlli del 30 dicembre, che avevano portato ad un improvviso
e indecoroso aumento degli incassi “dichiarati”.
Fortunatamente a mettere le cose in chiaro ci ha pensato il
Governo, con il neo-presidente Monti, sembra che stia li da dieci anni chiamato
a risolvere in un amen tutti gli annosi problemi italici, ma ci sta solo
da due mesi, che qualche giorno dopo ha dichiarato in maniera netta e univoca che “chi evade le tasse mette le
mani nelle tasche degli italiani”. Ed è questa la piccola differenza rispetto
all’era berlusconiana (conviene sempre ricordarla, per non diventare, cosi all’improvviso, troppo
esigenti).
Quello che succedeva negli anni del controllo dell’informazione
berlusconiana era esattamente il contrario. C’era qualcuno che agiva nella normale
amministrazione dello Stato, o del diritto, e subito si levava il coro dell’indignazione
politica e degli amici dei salotti televisivi, che si scagliavano, guidati dai
fidi Gasparri e Cicchitto, all’attacco dei malcapitati. Un tam-tam continuo che
si ripeteva su tv, giornali, programmi di intrattenimento e che causava quello stesso senso di stordimento, simile all’immediato dopo Cortina, nella maggioranza degli italiani. Quel senso di impotenza, nel sentirsi nel
giusto e improvvisamente minoranza. Su questa sensazione ci calava l'asso l'ex presidente del Consiglio, di cui non ricordo neanche il nome...
Fortunatamente questo meccanismo questa volta non ha
funzionato. A creare il cortocircuito è stato, appunto, il presidente Monti, che ha messo subito le cose in
chiaro: è chi evade che sta in torto, non chi effettua i controlli. Qualche
mese fa sarebbe successo esattamente il contrario, con buona pace dei vari e
giocondi Gasparri e co.
E indovinate quanti italiani sono d’accordo sul blitz
in stile Cortina alla data del nove gennaio 2012? Ben il 90%!!!
Eppure bastava
cosi tanto per tradire, o per scoraggiare, quella maggioranza di italiani.
Quel tam-tam mediatico di Ferrara e co. adesso non funziona più. Non conviene cantare vittoria troppo presto, ma l’Italia
oggi ha rialzato la testa. Non si fa più fregare da questi azzecca-garbugli del potere. E dopo quello che abbiamo passato, non mi sembra affatto poco…
Speriamo continuino a fare i controlli che avrebbero già dovuto fare a decenni,visto che sono pagati per questo e non solo ai pesciolini ma anche agli squali!
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